A Catania sorgeva con Atto 16 Marzo 1963, in Not. Antonio Las Casas Reg. n. 12856, la “ Unione Cavalleria Cristiana Internazionale – Legione di Cristo U.C.C.I. “, realizzando così, quanto concepito la sera del 2 dicembre 1962, allorquando il Fondatore Duca G.A. Pensavalle de Cristofaro dell’Ingegno, con l’amico Marchese Primo Paolo Cassarino di Siracusa, rientrando a Catania, dopo aver accompagnato a Nicosia ( Enna ) il loro grande amico Mons. Costantino Trapani, nominato Vescovo di quella Diocesi, ebbe la felice ispirata intuizione.
Ispirata Istituzione, in cui, all’ombra della “ Croce Raggiante di Cristo “ animata dal Motto: “ Usque Christum – Cristi Itinere “ si faceva risorgere l’antica Cavalleria, nella originaria purezza, creandone una nuova, protesa all’avvenire, convogliata in una “ Legione di Cristo “.
E la Spada, simbolo di offesa e di morte, diviene così simbolo d’amore, poiché, “capovolta, simboleggia la Croce di Cristo”. Si potenziava, così, quell’idea Ecumenica, vagheggiata da Papa Giovanni XXIII° e non ancora definita dal Concilio Vaticano II°. Un “ Ecumenismo Cristiano “ che tendeva a raccogliere i “ Cavalieri “ di tutte le “ Confessioni”, ritenendosi per tali, non i portatori di Croci e di “ Diplomi onorifici, come aveva fatto conoscere la degenerazione dei tempi, bensì quell’autentica Cavalleria dell’Animo e della Mente che spinse i primi Cavalieri al servizio della Patria, della Famiglia, del deboli e dei diseredati.
Quella “ Cavalleria” che, nei suoi primordi, costituì una vera religione, una compagine di uomini generosi che si poneva al servizio dei fratelli bisognosi d’aiuto e d’amore.
Veri Arcangeli di Luce, simili a San Giorgio loro Protettore, aventi ad esempio solo i Santi, con i quali formavano spesso unica Milizia, come ritenne Francesco d’Assisi con i suoi fraticelli.
Di ciò ne era formale conferma il relativo cerimoniale d’investitura, non soltanto militare, consistente nella consegna della Spada e degli Speroni, ma soprattutto liturgico.
Infatti, il “Bagno” e la “Veste Candida ” dell’aspirante cavaliere, simboleggiava il “ Battesimo”; il “ Sacco “ che egli indossava, la “ Penitenza “ e la “ Confessione “; la “ Piattata “, cioè iul pugno sulla spalla sinistra e “ l’Accollata “, cioè il toccar la spalla con la spada e il “bacio” sulla gota sinistra, dopo il “ Giuramento “, la “ Confirmatio “; infine, la “ Benedizione “ del Sacerdote, la “ Sacra Unione ”.
Funzione militare e religiosa ad un tempo, per cui l’ ”armar cavaliere” era un privilegio del Cavaliere stesso.
Era un “Crisma Sacramentale” che si trasmetteva come da “ Battezzato “ a “ Battezzante “, cui non si sottraevano neppure i Sovrani, onde Carlo Magno armava cavaliere il figlio Luigi il Buono e Francesco I° si faceva armar cavaliere dal Bajardo, il celebre “ Cavaliere senza macchia e senza paura “.
Tale era la originaria “ Cavalleria “ che dai sec. XI° al XIV° fiorì in Europa, principalmente in Francia, Spagna e Italia, con i vari Ordini Templari e Gerosolimitani, che portano ovunque, con la Fede di Cristo, quei concetti di umanità e di generosità dai quali scaturì una nuova “ giustizia sociale “; una autentica civiltà religiosa e cavalleresca insieme.
Una Cavalleria pura, fatta di generosità e d’amore, non ancora inquinata dalla sciocca vanità che vi si aggiunse con la incrostazione dei tempi !………….
A questa Cavalleria, si volse il pensiero del Fondatore, onde, un illustre esponente del Clero Maltese, il Can. Mons. Amante Buontempo, così gli scriveva il 22 febbraio 1964: “ La Cavalleria onorifica dei secoli scorsi, ormai superata, ha continuato sempre ad affascinare gli ambiziosi e gli impostori d’ogni tempo, ma, la Cavalleria Cristiana Internazionale è il rifugio degli umili e dei sinceri che desiderano veramente l’estendersi del Regno di Cristo nel mondo di questo secolo di Guerra e di Pace”……..
E’ perciò che egli ha chiamato a raccolta gli uomini “di buona volontà” di tutte le classi sociali, in un’amalgama di evangelica purezza, tale da costituire – come affermarsi nell’originario Messaggio – il lievito d’una umanità migliore.
L’ECUMENISMO DELLA U.C.C.I.
La U.C.C.,I., prima associazione cavalleresca ecumenica cristiana apparsa nel mondo, lancia un Ecumenismo più vasto, cercando di convogliare nella “ Legione di Cristo “ non solamente i Cristiani nelle varie “ Confessioni”, come è sorta in origine, bensì, tutti gli “ uomini di buona volontà “, indipendentemente dal loro Credo religioso, credenti e non credenti – purchè accettanti il Messaggio di Gesù.
Sua Santità Giovanni Paolo II° ha dato un grande avvio in questo senso, esclamando “ Aprite le porte a Cristo “.
La U.C.C.I. le ha aperte sviluppando l’originario Motto: “ Usque Christum – Christi Itinere “ che diviene preghiera universale, concepita così:
“ Gesù,
chiunque Tu sia,
Uomo o Dio,
rimani
pur sempre,
il Cristo,
Messaggero
Di Pace e d’Amore,
Luce del mondo,
guida e fratello,
conforto e speranza,
del genere umano.
A Te si volga
Ogni puro di cuore,
d’ogni fede,
d’ogni credo,
d’ogni tempo,
d’ogni luogo,
per implorarti così:
“ Fino a Te, o Gesù,
per la Tua via,
Guidaci o Signore “.
Bando ad ogni “ fanatismo “ razziale, politico, culturale, religioso, se si vuol realmente realizzare la pace nel mondo e ricostruire la famiglia umana secondo il pensiero cristiano.
Giovanni Paolo II° si esprime così in una Allocuzione pronunziata in francese ai Cardinali e Vescovi convenuti il 19 gennaio 1983, in occasione della istituzione del “ Pontificium Consilium pro Cultura “, che, tradotta, vuol dire così: “ bandendo i pregiudizi e le barriere culturali, le separazioni razziali, linguistiche, religiose, ideologiche, gli uomini devono riconoscersi fratelli e sorelle, accettandosi nelle loro diversità “.
Altissimo pensiero che si ricollega a quanto da noi enunciato nel Messaggio “Ai Cavalieri cristiani “ da noi lanciato il 16 Maggio 1963, in cui, fra l’altro, dicevamo:
“ Bando alle fascinose ideologie che ci dividono, rendendoci nemici tra fratelli; bando ai contrasti di Rito, di Classe, di razza, che soffocano i moti generosi del cuore.
Uniti in una più alta visione della vita, irradiati dalla luce del Vangelo, imbocchiamo la via dell’ascesa: uomini e donne, laici e religiosi, d’ogni ceto, razza e confessione; tutti Cavalieri di Cristo, sotto le Insegne della nostra U.C.C.I. , il cui Programma compendia in un Motto semplice ma radioso: “ USQUE CHRISTUM – CHRISTI ITINERE “.
Volgendoci indietro al passato, siamo lieti oggi poter constatare, che siamo riusciti a far prosperare questa nobile Istituzione, assolvendo pure con entusiasmo al dovere della prevista “ Solidarietà “ con congrue offerte a istituti assistenziali, con raccolta di medicine, con la costruzione di una chiesa a Migoli, con aiuti alle suore di Madre Teresa di Calcutta, alla Casa Famiglia di Arequipa ( Perù ) e con tante altre iniziative a favore di famiglie bisognose gravitanti nell’ambito di Santuari Mariani dove la U.C.C.I. è presente con il servizio delle sue Guardie d’Onore.
Siamo lieti di constatare come l’albero della U.C.C.I. che abbiamo definito “ L’Albero della fede e dell’Amore “, abbia dato fronde rigogliose ed abbondantissimi frutti, col sorgere di varie Istituzioni dipendenti, quali:
- “LA GUARDIA D ‘ONORE ALLA MADONNA DI MONTENERO“ (16 marzo 1965), con ben cinque solenni Investiture in quel celebre Santuario sopra Livorno; ricordiamo in particolare quella del 14-5-1967, in occasione della proclamazione della Madonna a Patrona della Toscana, presenziata dal Cardinale Florit.
- Il “ CORPO DELLA GUARDIA D’ONORE AI SANTUARI MARIANI “ comprendente la “Guardia d’Onore alla Madonna di Montenero “ ( 3 dicembre 1970 ), con altre sette Investiture Solenni in varie località dell’Arcipelago Maltese ( Gozo – Valletta – Sliema – Mdina ); particolarmente interessante quella del 14 agosto nella Cattedrale di Victoria ( Gozo ) in occasione della solenne Incoronazione della Madonna Assunta, da parte del Cardinale Seper – Legato Pontificio; A Palermo il 19 dicembre 1981, nella Chiesa Madonna di Lourdes, come ricorda una Lapide ivi scoperta nell’occasione; nel celebre Santuario “ Madonna delle Lacrime “ in Siracusa, il 12 giugno 1982, come ricorda altra Lapide ivi apposta; ancora in Siracusa, alle cerimonie del XXIX° Anniversario della “ Lacrimazione “, dal 29 agosto al I° settembre 1982 alla presenza di Sua Eminenza il Cardinale Benelli; la partecipazione, ancora, insieme ai Cavalieri del Sovrano Militare Ordine di Malta ed ai Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme, alla solenne Traslazione della Icona della “ Madonna dell’Elemosina “, in Catania dalla Basilica Cattedrale alla Basilica Colleggiata, il 10 ottobre 1982, altra solenne “Investitura”, in Palermo il 13 Marzo 1983, nella Cappella della SS. Trinità dell’Istituto “ Principe di Palagonia “ con discorso celebrativo.
Inoltre la trionfale Concelebrazione Eucaristica svoltasi a Roma il 15 maggio 1983, per il Primo Centenario della Incoronazione della “ Madonna del Divino Amore “, nell’omonimo Santuario, presieduta, in forma solenne, dal Cardinale Vicario Sua Eminenza Ugo Poletti, alla presenza di uno straordinario numero di fedeli; la partecipazione, in Catania, nel vetusto “ Santuario della Madonna del Carmine”, il 15 luglio 1983 alla Celebrazione del Centenario della Incoronazione; il 28 agosto 1983 in Siracusa inoltre la partecipazione, nel celebre Santuario della Madonna delle Lacrime, alla Solenne Concelebrazione di tutti i Vescovi di Sicilia, in occasione del trentesimo anniversario della “ Lacrimazione “, presieduta dal Cardinale Salvatore Pappalardo, Primate di Sicilia.
Dal 15 al 18 settembre 1983, una rappresentanza del Corpo delle Guardie d’Onore è stata presente, in Malta, al Congresso Internazionale Mariano, che concluse i suoi lavori nel celebre Santuario di Tà Pinu, ricorrendo in quel luogo il centenario dell’apparizione della Madre del Salvatore.
Così continuando arriviamo al 1988 all’apertura dell’Anno Mariano straordinario al Santuario Romano della Madonna del Divino Amore, da parte del Pontefice Giovanni Paolo II°, dove partecipa copiosa ai piedi dell’altare la “Guardia D’Onore ai Santuari Mariani”.
Infine il 6 ottobre 1989 solenne Investitura di Guardie D’Onore nella Cappella Arcivescovile di Catania presieduta da S. E. Rev.ma l’Arcivescovo Metropolita Luigi Bommarito. Ultima in ordine di tempo nel dicembre del 2002 l’investitura di nuove Guardie d’Onore in occasione della ricorrenza delle celebrazioni per la Madonna di Loreto nel Santuario della Madonna dell’Aiuto, sede canonica in Catania del Corpo di Guardia. A presiedere detta investitura ancora una volta S.Ecc.za Monsignor Luigi Bommarito, Arcivescovo Metropolita della città di Catania. - PREMIO CAVALIERI DELL’UMANITA’; istituito dalla U.C.C.I. e dalla Accademia del Mediterraneo, il 15 Maggio 1975, a Malta in occasione della su ricordata solenne Incoronazione della Immagine della Madonna Assunta; Premio che, successivamente, si è svolto autorevolmente in numerose Edizioni, a Roma, Milano, Catania, nonché all’estero, in Atene, Malta Londra, Svizzera e Stati Uniti e tra i suoi premiati, oltre ad annoverare personalità del mondo politico, sociale e culturale, prima fra tutti annovera tra l’altro l’oggi Beata Madre Teresa di Calcutta.
- LEGIONE CAVALIERI DELLA PACE
Istituita in Catania il 25 Marzo del 1979. - SOCIETA’ FILANTROPICA INTERNAZIONALE
Istituita a Roma il 25 marzo 1979.
Tutta una fioritura di nobili Istituzioni che costituisce l’Albero dell’U.C.C.I. vero “ Albero della Fede e dell’Amore “, come tale, benedetto da Dio e sorretto dalla Provvidenza.